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Tuscia in Tavola

Piatto
POLENTA NELLA SPIANATOIA
Ingredienti
Farina di mais 500 g, sugo con costarelle di maiale salsiccia, o con di uccelletti, o con i funghi.
Istruzioni
Come in molte altre zone, anche nella Tuscia era diffusa l’usanza di mangiare la polenta nella spianatoia, tutti insieme seduti intorno al tavolo. Per condirla i sughi più usati per questo tipo di polenta erano quello con le spuntature di maiale nel periodo in cui si ammazzava il maiale in casa, quello con i funghi (in genere si usavano i porcini) e quello con gli uccelletti durante il periodo della caccia. Per preparare quello fatto con le costarelle, che era il più tradizionale ed anche il più gradito, occorre prendere un tegamino dove far soffriggere in abbondante olio extravergine d’oliva un battuto fatto con i vari odori e il grasso di maiale, mettervi poi a rosolare le varie costolette del maiale, aggiungendovi mezzo bichiere di vino bianco asciutto; quando questo sarà evaporato continuare la cottura a tegame coperto. Dopo una mezz’ora unirvi il passato di pomodoro, il sale, il pepe e lasciare cuocere aggiungendo acqua calda, se necessario, fintanto che il sugo non sia ben insaporito.
Note
Per la polenta si usava il tradizionale paiolo sostituito poi da una comune grande pentola di coccio o di alluminio. Per ricordare la vecchia tradizione si usa oggi, specie nei ristoranti, servire la polenta su piccole spianatoie di legno al posto del piatto; praticità e tradizione vengono così fuse sapientemente.
Ricette Tratte Da
ITALO ARIETI, Tuscia a Tavola. Ricette, Curiosità, Prodotti, Tradizioni gastronomiche della Provincia di Viterbo, VI edizione, Primaprint, Viterbo 2005.
POLENTA NELLA SPIANATOIA
 
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