“La Notte del Violoncello”: 70 anni dopo Vignanello ricorda le sue vittime (Giugno 1944 - Giugno 2014).
Il Comune di Vignanello, in collaborazione con l’associazione culturale SiFà, ha organizzato un ciclo di eventi per commemorare le vittime dell’”Eccidio del Corpus Domini” e recuperare delle preziose memorie storiche.
Settanta anni fa, negli ultimi giorni della Guerra, il paese fu oggetto di una feroce rappresaglia nella quale, per mano delle truppe tedesche in ritirata, persero la vita oltre 30 vignanellesi, ci furono più di 50 uccisioni e ferimenti.
Fino ad oggi quei fatti non sono stati mai pubblicamente raccontati, celati dal dolore e dalle paure che suscitarono. Oggi è giunto il momento per la comunità di affrontare consapevolmente quei fatti che avvennero proprio nei giorni che vanno dal 5 al 9 Giugno 1944.
I prossimi appuntamenti:
sabato 7 giugno 2014:
Dalle ore 10,30 ai giardini comunali: prima “Giornata della Memoria” di Vignanello: verrà scoperta la targa che ricorderà l’”Eccidio del Corpus Domini” e sarà presentato il progetto per un monumento ideato dall’insegnante di arte pittorica del Liceo Artistico “U. Midossi”, prof. Mario Annesi, autore anche del manifesto dell’evento; accompagnamento musicale della Banda “G.Puccini” di Vignanello.
Dalle ore 17,45. Teatro Comunale, il giornalista Nicola Piermartini ed il professor Giorgio Felini presentano il libro “Quelle vite spezzate”, scritto da Tommaso Marini: una ricostruzione dei fatti avvenuti nel Giugno del 1944 a Vignanello, attraverso un’attenta ricerca delle testimonianze e delle fonti.
Alle ore 19,15 l’associazione SiFà chiuderà la giornata con “La notte del Violoncello”, piece teatrale per voce recitante e 8 violoncelli ispirata dalle memorie di Lando Bracci, ex deportato; testo di Gino Nappo, voce recitante Serenella Isidori, selezione musicale di Naomi Barlow.
Domenica 8 giugno 2014
Dalle ore 11,30, giardini comunali: “Suonando per Lando” a cura dell’associazione SiFà e del CeSMI: un concerto di oltre 40 giovani violoncellisti provenienti da tutta Italia.
A seguire “Festa finale della Pace”, con un rinfresco offerto dalle eccellenze agroalimentari del territorio e Unicoop Tirreno, con l’aiuto di tanto volontariato.
Scheda: La strage dimenticata
Tra il 5 giugno (liberazione di Roma) e il 9/10 giugno del 1944 (liberazione di Viterbo) i paesini dell’Alto Lazio furono attraversati dagli ultimi tremendi venti di guerra. Ci furono i bombardamenti di Soriano e Canepina nella giornata del 5, e i fatti di Vignanello (le giornate del 6-7-8), cioè la ritirata e rappresaglia dei tedeschi che lasciò sul campo 42 morti, di cui alcuni uccisi per impiccagione; fatti che hanno profondamente turbato la piccola comunità e su cui calò un silenzio per molti e molti decenni e di cui solo da poco tempo si incomincia a recuperare la memoria.
La Liberazione di Viterbo sancirà la fine della guerra in questi territori, mentre Lando Bracci, “il ragazzo del violoncello”, viene strappato alla sua casa e alla sua famiglia dai tedeschi.
Il giovanissimo deportato attraverserà, rapito dai venti di guerra, l’Italia centro-settenrionale e parte della Germania, passando da un campo di concentramento all’altro, e dopo vicende avverse e dolorose riuscirà a ritornare a Vignanello solo dopo sedici mesi, nel settembre del 1945.
La storia, finora inedita, ha dato corpo allo spettacolo teatrale “La notte del violoncello” che dà il nome a tutta la rassegna è costruito proprio sui ricordi di Lando Bracci che nel giugno del 1944 era solo un ragazzo, di lì a poco deportato, risuona ancora incancellabile il pianto di un violoncello: un soldato tedesco lo aveva scaraventato da una finestra, durante un rastrellamento per le case del paese nella notte tra il 7 e l’8 giugno 1944. Rimasto appeso ai fili della corrente, lo strumento, sollecitato dal vento, suonò per giorni. I giorni della rappresaglia feroce che subì il paese di Vignanello durante la ritirata delle truppe tedesche…
Info: associazionesifa@mail.com – 3357802338 - 3285740582
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(martedì 3 giugno 2014)
Fonte: Comune di Vignanello - a cura dell'urp@provincia.vt.it