La Provincia di Viterbo, con una lettera inviata al competente ufficio della Regione Lazio, è tornata a ribadire la propria contrarietà in merito al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi nel territorio del Comune di Viterbo in località Pian del Casasole, dopo che la stessa Regione ha richiesto un approfondimento della pratica.
“Eravamo convinti di aver scongiurato questa eventualità già da tempo – ha dichiarato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani – invece siamo costretti a prendere atto di come la Regione non abbia scartato del tutto il progetto, nonostante le osservazioni negative presentate dalla Provincia e approvate dal Consiglio provinciale”.
Il sito che sarà interessato dalla discarica è attualmente autorizzato come cava di pozzolana, con delibera del Comune di Viterbo. I codici per i quali viene chiesta l’autorizzazione sono riferibili a rifiuti di produzione industriale.
“Nelle osservazioni inviate alla Regione – sottolinea Equitani – siamo tornati ad evidenziare come l’area interessata dalla realizzazione della discarica ricada in zona agricola di valore, sottoposta a vincolo idrogeologico e classificata come zona sismica di classe 2B. La discarica in questione non è inserita nel Piano Regionale dei Rifiuti adottato ed approvato così come pubblicato nel supplemento ordinario n. 15 del BUR n. 10 del 14/3/2012, un piano che, per altro, tende ad escludere e preservare le zone agricole di elevato pregio.
L’area – ricorda poi Equitani - è da sempre conosciuta con la denominazione di “Valle dei Pozzi” con l’obiettivo di indicarne presumibilmente la ricchezza idrica. Il sito pur non essendo soggetto ad alcun vincolo dal PAI (piano di assetto idrogeologico) ha nelle vicinanze degli impluvi e dei fossi secondari che possono essere soggetti a rischio idraulico. Nella Provincia di Viterbo - specifica inoltre l’assessore - è già stata autorizzata una discarica per rifiuti non pericolosi nel territorio del Comune di Civita Castellana che sta entrando in esercizio mentre la discarica proposta non rientra nel Piano provinciale dei rifiuti attualmente vigente, né in quello in fase di stesura. La sua eventuale realizzazione non osserverebbe inoltre il criterio di prossimità nella produzione, nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti, non essendo prodotti sul territorio la maggior parte dei codici inseriti nel progetto”
“Le osservazioni tuttavia – precisa ancora Equitani – non si limitano unicamente all’aspetto ambientale, ma fanno riferimento anche ad aspetti di tipo economico e alle oggettive difficoltà di raggiungere la cava con i mezzi pesanti, a causa della confermazione non idonea della strada di collegamento che ha una carreggiata limitata, ed è attraversata da un ponte indispensabile per il superamento di un fosso, ponte che si presenta del tutto inadeguato dal punto di vista strutturale. Per queste ed altre ragioni abbiamo rilasciato parere negativo ed eravamo convinti che la Regione avesse definitivamente archiviato la pratica. Oggi al contrario ci viene comunicato che dalla Regione è stato richiesto un supplemento di indagine, con la possibilità che alla fine il progetto possa essere pure autorizzato”.
“Per quanto ci riguarda – fa sapere Equitani – tutte le nostre osservazioni critiche restano in piedi, così come la nostra netta contrarietà alla realizzazione della suddetta discarica nell’area indicata. Una contrarietà che siamo pronti a manifestare in ogni sede, convinti che l’eventuale costruzione dell’impianto in questione non sia compatibile con oggettive esigenze di tutela e salvaguardia ambientale”.
(diramato venerdì 8 agosto, pubblicato lunedì 11 agosto 2014)
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