Alcuni appuntamenti del fine settimana in svolgimento in vari centri della Tuscia viterbese nei giorni di sabato 17 e domenica 18 gennaio 2015.
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Centri vari: La festa di Sant’Antonio nella Tuscia viterbese (si veda omonimo link in questo stesso notiziario)
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Acquapendente, La stagione del Teatro Boni
Domenica 18 gennaio 2015, ore 17,30
Roberto Santi sarà il protagonista di "Animula, vagula, blandula. Adriano l'uomo" scritto da Flavio Marigliani, per la regia di Sandro Nardi; assistente alla regia Eligio Martinoli, luci di Manuel Dionisi.
Dedicato alla figura di Adriano, il testo ricostruisce le principali tappe della vita di uno fra gli imperatori più amati e discussi dell’epoca romana, partendo direttamente dalle fonti storiche greche e latine.
“Animula, vagula, blandula” è una proposta teatrale moderna che utilizza un habitat scenico minimalista, composto da pochi ma significativi elementi: un cerchio, una parallelepipedo, una colonna dorata.
Questo allestimento simbolico prende forma e vita grazie al protagonista, l’attore Roberto Santi, che con una recitazione emotivamente sentita, appassionata e a volte struggente, utilizzando una drammaturgia contemporanea, crea delle geometrie tra testo e movimento che accompagnano lo spettatore attraverso i ricordi indelebili, gli amori vissuti, i viaggi, le battaglie e le conquiste di Adriano, uomo e imperatore, vissuto quasi duemila anni fa ma le cui idee conservano la loro grandezza anche nell’epoca attuale. Adriano è un “umano” tra i divini imperatori, la cui opera ha segnato un culmine nella poesia universale tanto da assurgere a punto di partenza obbligato ogni volta che ci si avventuri negli itinerari dell'anima. Adriano sostiene che, separata dal corpo, l'anima diventa piccola, tenera, diafana, palliduccia e nuda. Uno spettacolo che mette a nudo il corpo e l’anima, in un gioco che è sinonimo di vita.
Roberto Santi, in teatro da quasi cinquanta anni, è passato attraverso numerose esperienze, dal teatro classico al teatro sperimentale, cimentandosi anche con il cabaret e l'operetta. È stato inoltre al cinema con Luchino Visconti ("Ludwig"), Florestano Vancini ("Il delitto Matteotti"), Christian De Sica ("Uomini uomini"), Sergio Rubini ("Prestazione straordinaria") e Mel Gibson (The Passion). Dopo 4 anni di esperienza con un gruppo teatrale svedese-iracheno, Santi torna a teatro con "Animula, vagula blandula. Adriano l'uomo" interpretando l'imperatore Adriano.
Per informazioni e prenotazioni: 0763.733174 - 334.1615504 - www.teatroboni.it - www.vivaticket.it.
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Fabrica di Roma, domenica 18 gennaio 2015, ore 17,30
Teatro Palarte Via XXV Aprile
XII edizione del Fabrica Festival, rassegna invernale di concerti e spettacoli
Direzione artistica di Emiliano Di Vozzo e Maurizio Gregori.
Spettacolo della Compagnia di Tango Argentino: Abrazo de Tango
Ingresso 5 euro
Info: www.comune.fabricadiroma.vt.it; Informazioni 0761.569001 (interno 7)
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Montalto di Castro, La stagione del “Lea Padovani”
Sabato 17 gennaio 2015, ore 21,00
“Il lago dei cigni ovvero il canto”, spettacolo di danza del Balletto di Roma con coreografia e regia di Fabrizio Monteverde e musiche di Cajkovskij.
(Fonte: Wikipedia)
Il lago dei cigni è uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo, musicato da Pëtr Il'ic Cajkovskij (op. 20). La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Bolshoi di Mosca il 20 febbraio 1877 (calendario giuliano), con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger.
Il libretto di Vladimir Petrovic Begicev, direttore dei teatri imperiali di Mosca insieme al ballerino Vasil Fedorovic Geltzer, è basato su un'antica fiaba tedesca, Der geraubte Schleier (Il velo rubato), seguendo il racconto di Jophann Karl August Musäus.
Primo dei tre balletti di Cajkovskij, fu composto tra il 1875 e il 1876. Viene rappresentato in quattro atti e quattro scene (soprattutto fuori dalla Russia e nell'Europa Orientale) o in tre atti e quattro scene (in Russia e Europa occidentale). Sebbene esistano molte versioni diverse del balletto, la maggior parte delle compagnie di danza basa l'allestimento, sia dal punto di vista coreografico che musicale, sul revival di Marius Petipa e Lev Ivanov per il Balletto Imperiale, presentato la prima volta il 15 gennaio 1895 (data come sopra) al Teatro Imperiale Mariinskij a San Pietroburgo, Russia.
In occasione di questo revival, la musica di Cajkovskij venne rivisitata dal maestro di cappella dei Teatri Imperiali, Riccardo Drigo.
Info: www.teatroleapadovani.it; 0766.870115
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Ronciglione, sabato 17 gennaio 2015, ore 21,15
Istituzione “progetto teatro” presenta la Rassegna “Stagione teatrale a km. 0”
Teatro “Ettore Petrolini”
“Menecmi”, di Plauto rappresentata dalla compagnia Favl di Viterbo
Il nome della commedia deriva da quello dei due personaggi principali, nonché fratelli gemelli. La commedia, in apparenza movimentatissima, tratta di un evento molto semplice: lo smarrimento e rapimento di Menecmo I e le peripezie che consentono ai due gemelli di incontrarsi per la prima volta e tornare insieme in patria. Attorno all'omonimia e alla straordinaria somiglianza tra i due fratelli viene costruito da Plauto il prototipo della commedia degli equivoci, simile per genere all'Anfitrione e alle Bacchidi: la comparsa di Menecmo II, che non ha mai smesso di cercare il fratello, ad Epidamno, dove Menecmo I si è creato la sua nuova vita, scatena un susseguirsi di situazioni confusionali comiche per necessità.
Ingresso: 10 euro; Info: istituzioneprogettoteatro@gmail.com
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X Stagione concertistica pubblica dell'Università della Tuscia 2014-2015
Viterbo, Auditorium di S. Maria in Gradi, ingresso via Santoni (ampio parcheggio).
Direttore artistico Franco Carlo Ricci. In collaborazione con il Comune di Viterbo, Laziodisu (ente per il diritto agli studi universitari del Lazio),
Sabato 17 gennaio 2015, ore 18.00
In collaborazione con The Keyboard Charitable Trust di Londra
Pianista: Alexander Ullman, primo premio al concorso internazionale Franz Liszt di Budapest
Franz Liszt (Raiding, 1811-Bayreuth, 1886): Selezione dai Charakterstück
Robert Schumann (Zwickau, 8 giugno 1810-Bonn, 1856): Fantasia op. 17
Fryderyk Chopin (?elazowa Wola, 1810-Parigi, 1849): Sonata n. 2 op. 35; Mazurkas op. 24; Études op 10 nn. 1 e 5 e op. 25 nn. 5 e 11
Informazioni: 348.7931782 . 0761.357937; www.unitus.it
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Viterbo, Le immagini della Vergine
Mostra di dipinti dei secoli XVII e XVIII provenienti dal territorio della Diocesi di Viterbo allestita nella sala del Conclave del Palazzo dei Papi.
E' da tempo iniziata da parte della Diocesi una opera di valorizzazione e promozione del grande patrimonio culturale troppo spesso sottratto all’attenzione pubblica. Si tratta di elementi di grande valore culturale e storico, prodotti dalla fede popolare e dalla raffinata abilità di artisti che nel corso degli anni hanno fornito l’interpretazione agli aneliti religiosi. Tra le innumerevoli opere presenti, ed in accordo con la Soprintendenza per i Beni Artistici, verranno esposte alcune recentemente restaurate o tuttora in corso di restauro che raffigurano interpretazioni iconografiche della Vergine Maria. Alcune di queste opere sono di particolare bellezza e per alcune si era persa traccia oppure non erano mai state attribuite all’artista che le ha eseguite. La mostra viene presentata dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi grazie all’intuito del direttore Santino Tosini in stretta collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici (funzionario di zona dr. Giannino Tiziani) e la Fondazione Carivit e grazie al contributo di alcuni sponsor, primo tra tutti il Comune di Grotte di Castro, che hanno sostenuto e reso possibile la realizzazione dell’evento. Orario di apertura: tutti i giorni 10-13 – 16-19; ingresso gratuito, La mostra rimarrà aperta fino al 1 febbraio 2015..
I dipinti in mostra:
Immacolata con i Duchi di Latera – Monastero S. Maria della Grazie – Farnese – dipinto recentemente restaurato;
Madonna con il Bambino e Santi – Chiesa S. Giovanni Battista – Grotte di Castro (dipinto inedito e mai pubblicato) – di grande effetto plastico e di grande pregio – recentemente restaurato;
Matrimonio della Vergine – Chiesa San Clemente – Latera;
Morte di San Giuseppe – Chiesa San Clemente – Latera;
Madonna dei sette dolori e santi – Comune di Valentano – dipinto recentemente restaurato;
Madonna assunta in cielo – Chiesa di S. Giovanni – Valentano – dipinto recentemente restaurato;
Immacolata Concezione e Santi – Chiesa Parrocchiale – Onano – dipinto recentemente restaurato;
Trasporto della Santa Casa – Episcopio – Viterbo (dipinto inedito e mai pubblicato) – recentemente restaurato;
Natività – Chiesa SS. Andrea e Giovanni – Canino (dipinto inedito);
Annunciazione – Cattedrale – Viterbo;
Matrimonio mistico di Santa Caterina – Episcopio – Viterbo;
Stendardo processionale – Episcopio – Viterbo (restaurato da circa 10 anni e mai mostrato in pubblico).
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Sacro & Profano. Capolavori a Viterbo tra il Quattrocento e il Settecento
Fino al 31 gennaio 2015
La mostra è articolata in sei sono le sedi espositive: da Palazzo dei Priori al Museo civico, passando per le due importanti chiese di San Silvestro e del Gonfalone sino ai musei del Colle del Duomo e dell’Abate a San Martino al Cimino.
A Palazzo dei Priori, cappella Palatina, il sacro è rappresentato da l’Incredulità di San Tommaso di SalvatorRosa, trasferita temporaneamente dalla sede del Museo civico e da la Visitazione di Maria ad Elisabetta di Bartolomeo Cavarozzi. Il profano è invece rappresentato da Ercole e Onfale di Romanelli (sempre trasferita dal civico).
Nella chiesa di San Silvestro si possono scoprire le 14 virtù profane di Palazzo Spreca, mentre nel Museo del colle del Duomo si trova la Crocifissione di Cristo tra i dolenti qui attribuita alla scuola michelangiolesca.
E ancora: nella chiesa del Gonfalone merita attenzione lo Stendardo processionale, di Giovanni Francesco Romanelli, Battesimo di Cristo e Maria Santissima del Riscatto con San Bonaventura.
C’è poi il Museo civico con la Flagellazione di Cristo e la Pietà di Sebastiano del Piombo oltre a la morte di Santa Maria egiziaca di Marco Benefial e il Sacrificio di Polissena di Domenico Corvi.
Infine, il Museo dell’Abate a San Martino dove è conservato lo splendido Stendardo di Mattia Preti con il Cristo Eucaristico e San Martino che dona il mantello al povero.
La mostra, promossa dal Comune di Viterbo e patrocinata dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, dalla Diocesi di Viterbo e dalla Fondazione Carivit, ha un comitato scientifico costituito dal curatore Andrea Alessi, dal soprintendente Anna Imponente, dall’ex soprintendente del Polo museale romano, Claudio Strinati, e dai professori della facoltà di Conservazione dei Beni culturali “Mediterranea” di Reggio Calabria Enzo Bentivoglio e Simonetta Valtieri.
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Le iniziative dell’associazione Archeotuscia
Sabato 17 gennaio 2015 è prevista a Soriano nel Cimino una conferenza in collaborazione con l’associazione “III Millennio” presso la sala comunale sul tema “Scavi archeologici a Monte San Valentino”.
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(martedì 13 gennaio 2015 - aggiornata sabato 17 gennaio)
A cura dell’urp@provincia.vt.it