Fagioli in bianco conditi con olio extravergine e un pizzico di pepe; minestra di riso con sugo di tinca cucinata secondo una ricetta segreta; luccio in umido; nasello fritto; baccalà lesso condito con olio e un trito di aglio e prezzemolo; una mela. Questo il menu rigorosamente di magro, servito in quantità industriale il 14 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, a Gradoli (cantina dell’Oleificio sociale, via Roma, a partire dalle ore 13) nel secolare “Pranzo del Purgatorio”.
La spettacolare tavolata, affollata di non meno di 2.000 commensali provenienti da tutta Italia, è organizzato dalla confraternita della Fratellanza del Purgatorio secondo rigorosi e immutabili canoni che prendono il via fin dal Giovedì grasso.
Nel rispetto del rito, l' 8 febbraio (Giovedì grasso) scorso i membri della Confraternita si sono dedicati alla questua: vestiti con saio marrone e cappuccio e mantella violacei, preceduti dallo stendardo e dal rullo di un tamburo, hanno percorso le vie del paese per raccogliere qualsiasi cosa i cittadini hanno voluto donare. Il tutto è stato battuto all'asta sabato 10 e il ricavato è stato interamente destinato per all'allestimento del pranzo.
La Fratellanza è nata nel XVI secolo. I suoi obiettivi: onorare e suffragare le anime del Purgatorio attraverso la celebrazione di messe e aiutare i bisognosi raccogliendo fondi e mettendo a disposizione manodopera gratuita. Ne fanno parte novanta uomini tra i 18 e gli 85 anni. Tradizione vuole che ogni commensale porti da casa pane e posate e versi un’offerta per le messe del suffragio. Info e prenotazioni: tel. e fax 0761.456810; 340.8936678; Facebook: Fratellanza del Purgatorio; www.comune.gradoli.vt.it.
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(lunedì 12 febbraio 2018)
a cura dell'Ufficio relazioni con il pubblico; urp@provincia.vt.it