Aree Archeologiche
	
	
	    Denominazione
	    Siti archeologici di varia natura 
	 
	
	
	    Tipologia
	    Area archeologica 
	 
	
	    Ente Gestore
	    Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale 
	 
	
	    Orario Di Apertura
	    Accesso libero 
	 
	
	    Costo Ingresso
	    Ingresso libero 
	 
	
	    Descrizione
	    L'area archeologica delle necropoli etrusche e della distrutta città rinascimentale di Castro, di cui Ischia ha ereditato non soltanto il nome e la notevole entità culturale, ma l'intera estensione territoriale è ricchissima di storia. I resti della città si estendono per una superficie di circa 3 ettari su uno sperone di tufo, a 230 metri di quota, circondato dal fiume Olpeta e dal fosso delle Monache, che ne costituiscono la naturale difesa. Le rovine disseminate sono nascoste, sotto un basso strato di terra, da una fittissima vegetazione. L'insediamento, di probabile origine villanoviana, divenne in epoca etrusca uno tra i più importanti e prosperi centri dell'Etruria meridionale (come dimostrano le ricche necropoli che lo circondano) da identificarsi secondo alcuni studiosi con Statonia, città etrusca citata da Plinio e da Vitruvio, prefettura romana dopo il 280 a.C. Ma il dibattito scientifico su tale identificazione è ancora aperto. Centro fiorente a partire dal VII secolo a.C. e soprattutto nel VI, conobbe nel V una crisi (sono infatti inconsistenti i dati relativi a questo periodo), per riprendersi poi nel IV secolo fino in età romana, epoca in cui la città etrusca diventa prefettura e acquisisce il nome tramandatoci: Castrum, accampamento, fortificazione. Nel VII sec. d.C. a Castro viene trasferita la sede vescovile di Bisenzio, distrutta dai longobardi. Nel 749, in seguito alla distruzione della città di Vulci da parte dei Saraceni, Castro (chiamata allora Castello di Madonna Felicita, nome derivato probabilmente dalla proprietaria del momento), fu scelta per la nuova sede episcopale. 
	 
	
	    Note
	    Vista la difficoltà di accessibilità di alcuni siti archeologici si consiglia di effettuare la vistita in autunno - inverno, con abiti adatti, magari accompagnati da una guida locale.  
	 
 
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