Aree Archeologiche
	
	
	    Denominazione
	    San Giovenale 
	 
	
	
	    Tipologia
	    Abitato etrusco 
	 
	
	    Ente Gestore
	    Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale 
	 
	
	    Orario Di Apertura
	    Accesso libero 
	 
	
	    Costo Ingresso
	    Ingresso libero 
	 
	
	    Descrizione
	    Luogo di ricerche e scavi dell'Istituto Svedese -che vide l'opera appassionata, negli anni Sessanta dell'altro secolo, del re Gustavo VI Adolfo di Svezia - fu uno dei centri interni della lucumonia di Tarquinia. 
L'abitato è situato su una dorsale di tufo che si erge sul lato meridionale dalle acque del fiume Vesca con alte rupi a precipizio alte oltre 40 m. Tre grandi fossati intervallano il pianoro che conserva ben visibili i resti di un castello del XIII secolo, della potente famiglia dei Di Vico, e della modesta chiesetta dedicata al santo di Narni che dà il nome alla località. Capanne di forma ovale documentano l'occupazione del sito fin dall'Età del Bronzo. Nella valle del fosso Pietrisco sono visibili i resti dei pilastri di un ponte, tra i più antichi d'Italia, costruito con blocchi di tufo. Attorno all'abitato numerose tombe a fossa, a tumulo, a camera, (VII - III sec. a.C.) sfruttano i pianori e le rupi. Molte hanno gli ambienti modellati e scolpiti a imitazione dell'architettura domestica.  
	 
 
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